6 aprile 2014

The Witch's Daughter by Paula Brackston | REVIEW

The Witch’s daughter by Paula Brackston| Review



The witch’s daughter è il primo volume della trilogia The shadow chronicles di Paula Brackston, non ancora tradotto in Italia.

website: http://www.paulabrackston.com


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Trama

1628. Bess Hawksmith ha solo 12 anni quando vede sua madre Anne impiccata per Stregoneria e l’unica persona che possa salvarla dalla medesima sorte è Gideon Masters, uno Stregone. Bess presto capisce di non potersi fidare di lui e della sua magia oscura: la giovane inizierà così una fuga attraverso secoli ed epoche differenti nel disperato tentativo di salvare la sua anima.


Recensione
           
Ho acquistato il libro durante un breve soggiorno a Berlino, nella fornitissima sezione di libri stranieri della meravigliosa libreria Dussman (è un must se vi trovate a Berlino! nda). Attirata dalla copertina, ho immediatamente letto le prime pagine del Prologo – fa parte del mio rito prima di acquistare un libro! – e … mi piace! C’era una fuga, processi per stregoneria, magia e ambientazione storica, insomma – penso – sembra avere tutti gli ingredienti giusti… ehm, no.
        Il Prologo è effettivamente intrigante, dotato di una sana dose di suspance, fa il suo lavoro insomma: incatenarti al libro, suscitando la voglia di continuare a leggere il resto della vicenda.
Il primo capitolo è invece completamente differente. È strutturato in forma di diario: Elisabeth inizia a raccontare in prima persona le impressioni sulla nuova cittadina in cui si è appena trasferita e l’incontro con una ragazza sedicenne, Tegan, verso la quale la solitaria Elisabeth comincia ben presto a sviluppare un affetto profondo, quasi materno. Il problema principale riguardo a questa sezione di diario è che è estremamente lenta. Capisco che si voglia metter in evidenza la tranquillità della vita solitaria di questa donna che cerca di mantenere un “basso profilo” all’interno della piccola Comunità, ma  … è veramente troppo lenta!  Anche nel momento in cui si giunge – finalmente – al racconto delle vicende di Bess Hawksmith la trama non sembra andare avanti, e questo nonostante lo sconvolgimento recato dall’arrivo della Peste nera e la condanna a morte di Anne Hawksmith. La storia comincia ad ingranare sul serio solo verso la fine del racconto, per poi bloccarsi sul più bello e tornare alla routine del diario. Il fatto è che la medesima situazione si ripete anche per gli altri racconti “storici” inseriti all’interno del libro.
Credo che sia un peccato perché, in fondo, i personaggi appaiono ben definiti caratterialmente, lo stile di scrittura dell’autrice è scorrevole, attento al cambiare delle epoche storiche e le descrizioni piacevolmente dettagliate.

Se lo avete letto fatemi sapere le vostre impressioni...
          Buona lettura, Bookworms!


Rating: 3/5